Viviana Beccalossi, assessore regioanle al Territorio, Urbanistica e Difesa del Suolo, ha presentato al Governo le richieste della Regione Lombardia con l’indicazione delle opere prioritarie per la messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico fino al 2020. Si tratta 221 interventi, per un complessivo importo finanziario di circa 675 milioni di euro. Di questi progetti, 23 sono dedicati alla provincia di Brescia, per la quale l’Assessore ha chiesto circa 28 milioni di euro. Questo giovedì sono stati resi noti i risultati dello “Studio a scala di sottobacino idrografico dei torrenti di Franciacorta” che ha coinvolto la Regione Lombardia, la Provincia di Brescia e diversi Comuni del territorio. Uno studio che è servito a conoscere punto per punto le criticità del nodo idraulico di Brescia e della Franciacorta e, grazie alla collaborazione di tutti i partecipanti, è stato possibile condividere lo stato delle conoscenze sulle condizioni idrogeologiche di alcuni torrenti.
In provincia di Brescia, che per caratteristiche geografiche è una delle più esposte a simili rischi, negli scorsi anni sono state effettuate esperienze simili, con accordi sottoscritti in Valsabbia, Valcamonica e Valtrompia. Dopo l’incontro con la struttura di missione “Italia Sicura”, l’assessore, annunciando il piano complessivo delle opere per le quali verrà chiesto il finanziamento, ha ricordato che, per la provincia di Brescia, è stata dedicata particolare attenzione alla risoluzione delle problematiche nella zona montana, con diversi interventi in Valcamonica ad Artogne, Cimbergo e Paspardo, Gianico, Sonico.
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