Monno: tradito dal satellitare finisce in un vicolo. Soccorso dai vigili del fuoco di Edolo

Monno – Satellitare tradisce autista di un furgoncino, che nella notte ha lasciato l’allarme. Poco dopo la mezzanotte i vigili del fuoco del distaccamento di […]

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SCONTRO AUTO-PULLMAN: GRAVE 39ENNE

Uno scontro frontale avvenuto questo giovedì mattina ad Incudine, è l’ennesimo incidente stradale grave che va ad aggiungersi ai numerosi incidenti avvenuti in Valle Camonica negli ultimi due mesi. Erano circa le 08.30 quando una Panda condotta da una 39enne di Malonno si è scontrata frontalmente contro un pullman di linea della Sab. Lo scontro è avvenuto nei pressi del ponte Pellegrini, tra Incudine e i bivio per Monno. Non si conoscono le cause che hanno portato uno dei due mezzi, pare la Panda, ad invadere la corsia opposta. La Panda stava procedendo in direzione Ponte di Legno, dove la donna alla guida si stava recando per andare a prestare servizi presso l’”Associazione Amici di Ponte di Legno.” La 39enne di Malonno è infatti una infermiera del pronto soccorso dell’ospedale di Edolo e proprio con la macchina dell’Asl si è scontrata contro il pullman che invece scendeva in direzione opposta durante una normale corsa di linea. Sulla dinamica dell’incidente stanno indagando i carabinieri di Vezza d’Oglio intervenuti sul posto insieme al 118, ai vigili del fuoco di Edolo, alla polizia locale e provinciale. Al personale medico giunto con due ambulanze e con l’elicottero, sono subito apparse gravi le condizioni della donna che è quindi stata portata al Civile di Brescia in codice rosso. Le sue condizioni sono gravi. Scosso ma illeso l’autista del pullman che avrebbe dichiarato di non essere riuscito ad evitare l’impatto.

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LA DIREZIONE DI ENEL BRENO A BRESCIA

Breno risulta un punto di eccellenza operativa e quindi perché Enel continua nella sua decisione di spostare la sede a Brescia? E’ ciò che in sostanza si chiedono i sindacati CGIL e CISL Confederali e di Categoria tornando a denunciare la decisione di Enel Distribuzione Rete di spostare la Direzione della Zona di Breno a Brescia. La questione della riorganizzazione nazionale di Enel con il conseguente riassetto organizzativo a Breno, sarebbe dunque ancora attuale. Sul tema il territorio aveva espresso con voce unanime la sua preoccupazione nei mesi scorsi, cominciando dagli appelli del deputato camuno Caparini e in Regine del consigliere Martinazzoli, dalla Comunità Montana di Valle Camonica e dai sindacati, e il rischio sembrava scampato in seguito alle rassicurazioni dell’azienda che aveva smentito le notizie e garantito il mantenimento dei livelli occupazionali, di qualità ed efficienza dei servizi resi in Valle Camonica, terra che da molto ad Enel in termini di produzione di energia idroelettrica attraverso le sue acque e i tralicci che costellano il suo territorio.  Il rischio è che a Breno a gennaio restino gli uffici tecnici e operativi mentre le decisioni inerenti agli investimenti, ai rapporti comunali e sovracomunali e le manutenzione di tutti gli impianti, linee-cabine, saranno decisi dal responsabile della direzione di Brescia. Per questo il Consigliere Regionale della Lega Nord Donatella Martinazzoli, con un’interrogazione all’assessore competente, è tornata a chiedere garanzie in merito al mantenimento dei servizi e dei profili occupazionali presso la sede ENEL di Breno.

ENEL SMENTISCE: BRENO NON VERRA’ CHIUSA
Dopo il comunicato dei sindacati, Enel però torna a farsi sentire e precisa di nuovo che la sede di Breno non verrà chiusa. “Il presidio del territorio” – si legge nella nota stampa – “verrà garantito da 20 operai, presenti nelle sedi di Breno ed Edolo e 20 impiegati (in linea con i numeri del 2013) attualmente presenti in Val Camonica. Il processo di riorganizzazione non comporta tagli al personale e non avrà ripercussioni sulla qualità del servizio elettrico offerto alla clientela.” “Infatti” – rassicurano da Enel – “l’accorpamento tra le Zone di Brescia e Breno permette di avere una gestione integrata in ambito provinciale coerentemente con i criteri applicati su tutto il territorio nazionale e con dimensioni della nuova Zona aggregata in linea con quelle di altre Zone già presenti e di futura costituzione.” “A riprova dell’impegno aziendale e a garanzia della qualità del servizio e del presidio del territorio, Enel segnala che nei primi mesi dell’anno Enel Distribuzione ha effettuato, nell’ambito della Regione Lombardia, 189 assunzioni, di cui 19 nella Provincia di Brescia, di giovani apprendisti operai destinati, nel quadro di una grande operazione di ricambio generazionale, a sostituire il personale in uscita e a rafforzare le strutture operative del territorio. Infine Enel conferma infine che in Valcamonica resteranno attivi tutti gli uffici di assistenza alla clientela.”

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NUOVI LOCALI PER L’ ENDOSCOPIA

L’ospedale Antonio Locatelli di Piario ha portato a compimento i lavori di ristrutturazione della nuova sala per l’endoscopia digestiva. Il nuovo ambiente consentirà l’effettuazione  non soltanto di procedure per la gastroscopia e la colonscopia di tipo diagnostico, ma anche di gestire l’emergenza, in particolare di tipo emorragico.
Si tratta infatti di un ambiente studiato appositamente per consentire un’armonica divisione di compiti fra infermieri e medici e per consentire il risveglio al paziente che ha praticato una sedazione . Con questo importante avanzamento, inaugurato nella mattinata di giovedi, la struttura endoscopica di Piario soddisfa tra l’altro i requisiti per l’inserimento nel Piano Regionale dell’Emergenza Emorragica Digestiva, come centro di I° livello, soddisfando le necessità del territorio fino a Lovere.

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BENE MEDICINA E CHIRURGIA

Aumentato del 40% il lavoro del reparto di chirurgia dell’Ospedale di Esine con l’arrivo da due anni del nuovo primario Lucio Taglietti, chirurgo vascolare, che ha saputo fare squadra e creare sistema tra i reparti interessati. Lasciate alle spalle polemiche e discussioni dei tempi passati, quello che è considerato un servizio indispensabile di un Ospdale oggi sta funzionando bene, con servizi alla popolazione, con efficienza, buoni risultati clinici e squadra che sta crescendo. Lo steso si può affermare per la medicina, peraltro già ben avviata e funzionante, dove il nuovo primario arrivato 10 mesi fa ha trovato armonia ed efficienza: l’obbiettivo è avere comunque sempre un ottimo rapporto con la medicina del territorio, substrato necessario per un risultato ospedaliero eccellente. Per quanto riguarda l’effettivo risparmio sulla sanità, dovuto alla riduzione di mobilità passiva, la Chirurgia ha dato una sterzata decisiva all’emigrazione di pazienti verso altre strutture. Ora l’Ospedale di Esine si appresta con una maggiore consapevolezza anche a affrontare possibili futuri riassetti della sanità lombarda, ma questa volta da una posizione decisamente più favorevole e con i dati statistici che rendono ragione di un buon lavoro svolto per la gente della Vallecamonica.

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LA SCUOLA DELLA MANUALITA’

Hanno superato i 100 allievi in soli 3 anni di vita i corsi di formazione professionale del CFP Padre Ottorino Marcolini della Scuola Cattolica di Vallecamonica a Capo di Ponte: la qualifica professionale triennale, cui si aggiunge la possibilità del diploma tecnico del quarto anno, è ambita, apprezzata e valorizzata dalle famiglie, dalle aziende e dal territorio. Ed è partendo dal territorio che il CFP ha raccolto le esigenze: servono operatori del legno, esperti termoidraulici, operatori elettrici, operatori agricoli e della trasformazione lattiero casearia e agroalimentare. E da ultimo alcune aziende metalmeccaniche di alto livello hanno richiesto un meccanico di alta precisione che sia in r4ado di lavorare con competenza, sicurezza e apertura internazionale nel mondo della siderurgia di alto livello. La Scuola Cattolica, nel suo duplice percorso liceale internazionale e professionale, con la qualifica triennale e del quarto anno equiparata al titolo europeo, ha anche un progetto per il drop-out, cioè per quei ragazzi che entrano o escono da percorsi scolastici scelti che poi vengono abbandonati per ragioni di vario tipo. Nessuno, secondo la Scuola Cattolica, può essere lasciato alla deriva e il percorso scolastico mira al massimo rispetto della figura dello studente. In particolare per i dirigenti della Scuola Cattolica vale la pena di ribadire la differenza sostanziale che esiste tra il percorso di Istruzione formazione professionale quinquennale, esistente in molti istituti scolastici di Brescia e Bergamo, e la Formazione professionale triennale e del quarto anno.

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UN LIBRO SULLA RESISTENZA CAMUNA

Di libri sulla Resistenza ne sono stati scritti tanti, ma ognuno porta il suo contributo alla storia. Ogni ricerca è frutto di un lavoro personale che approfondisce alcuni aspetti, fatti, protagonisti, alcune vicende legate ad un paese piuttosto che all’altro, che completano il grande capitolo della Resistenza in Valle Camonica. Il contributo del professore e studioso camuno Paolo Franco Comensoli sul tema consiste nel pubblicare la tesi di laurea scritta quando era ragazzo, in cui vengono approfonditi fatti e protagonisti del movimento partigiano in Valle Camonica, delle Fiamme Verdi, dei Garbaldini, il mondo delle staffette, la propaganda, i giornali clandestini, i rapporti con gli alleati e tutto quel mondo con cui era il professore camuno era entrato a contatto fin da piccolo nella canonica di Cividate in cui nacque nel 1947, che fu sede del comando clandestino delle Fiamme Verdi. Una tesi che come tutte le ricerche, si basa sulla capacità del ricercatore di trovare quanti più documenti inediti e fatti legati alla storia locale, ma che mette a disposizione del lettore un innovativo quanto prezioso contributo in più a garanzia della verità dei fatti raccontati e a completezza delle informazioni raccolte: la tesi contiene infatti correzioni e appunti di uno degli uomini che contribuirono alla Liberazione della Valle Camonica, il comandante della divisione “Tito Speri” Romolo Ragnoli.

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