THORî AL VIA A VILLA D’ OGNA

Traslocano le telecamere a Villa d’ Ogna. Obbiettivo Ë una distribu-
zione pi˘ razionale degli occhi elettronici , in modo tale che sia possibile monitorare tutti gli ingressi di auto in paese. Cosa che, per ora, non avviene. Il compito Ë stato affidato alla ditta F.G.S., Gi‡ operativa, in quanto la tempistica prevede il completamento dei lavori entro fine anno, per una spesa complessiva pari a10 milioni di euro,stanziati dallíAmministrazione comunale. ìLe nostre telecamere, spiega il sindaco Angela Bellini, sono di ultima generazione e funzionano con lo stesso sistema di quelle che la Comunit‡ montana sta piazzando in Valle Seriana con il sistema Thor e, autorit‡ competenti consentendo, potrebbero anche essere integrate in quel sistema per la lettura dei dati. Per una idonea sistemazione ci siamo serviti della competenza sia del comandante della stazione dei carabinieri di Clusone, luogotenente Giuseppe Maida, sia dell’ agente di polizia locale, Giuliano Bossetti, che ringraziamoî. Da gennaio quindi il territorio comunale potr‡ contare sull’ apporto del nuovo impianto che unitamente agli apparecchi del sistema Thor, garantiranno maggior sicurezza a tutto líabitato. Sono 5 le telecamere che cambieranno locazione, quella posizionata sul piazzate della Festi Rasini, alla rotonda di Ogna verso Ardesio, al cimitero di Villa sulla via che proviene da Piario, sul piazzale antistante il municipio, nei pressi della scuola e del palazzetto dello sport. Una volta operative i paesi dell’ alto Serio potranno contare su un valido apporto ai fini della sicurezza.

 

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ìCOLLOCARE LE GUARDIE ITTICO E VENATORIEî

Via libera nei giorni scorsi, dal Consiglio regionale lombardo allíordine del giorno presentato dal consigliere Fabio Fanetti (Lista Maroni) che invita la Giunta a trovare le risorse per collocare nei ruoli provinciali líintero contingente di personale che attualmente svolge mansioni di vigilanza ittico venatoria. ´Con questo ordine del giorno ho chiesto alla Giunta regionale che si impegni, nellíambito degli accordi bilaterali ancora da redigere con la Provincia, ad includere nei ruoli provinciali tutto il personale con compiti di vigilanza ittico-venatoria. I dipendenti ñ ha dichiarato Fanetti ñ sono inquadrati nella struttura provinciale, ma i relativi costi sono sostenuti da Regione Lombardiaª. Líordine del giorno nasce dalla necessit‡ di collocare tale personale a fronte dellíintesa tra Province e Regione.

 

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DOSSIER DELLA PROVINCIA DI BERGAMO

Pubblicato dalla Provincia di Bergamo il dossier di un anno di lavoro, la sintesi di 12 mesi tanto difficili quanto entusiasmanti, come ha ricordato il presidente Matteo Rossi durante il suo messaggio augurale in occasione delle festivit‡. ìChiudiamo il 2015, ha detto Rossi, convinti di aver fatto fino in fondo il nostro dovere, e di aver contribuito con idee e risorse ad una idea di sviluppo del nostro territorio basata sulla solidariet‡ e l’innovazione. Il processo di riforma avviato dalla legge Delrio non Ë per nulla semplice nÈ lineare, lo sappiamo, e le decisioni delle leggi di stabilit‡ non hanno certo agevolato la situazione. Da Bergamaschi non ci siamo certo fermati per piangerci addosso, ma ci siamo rimboccati le maniche. Abbiamo messo il territorio prima di tutto, lanciando una fase costituente nella quale la sfida era ed Ë quella dell’unit‡ nella diversit‡ e della collaborazione istituzionale per superare l’atavico problema di una realt‡ bergamasca incapace di fare squadra. I risultati ottenuti, dall’approvazione del bilancio al patto sulle infrastrutture, sono lÏ a dimostrare che la strada imboccata Ë quella giusta. L’organizzazione interna di Via Tasso Ë stata profondamente rivista per renderla sempre pi˘ coerente a quella "Provincia casa dei Comuni" che vogliamo costruire giorno dopo giorno. Ovviamente sono molti anche i problemi che non siamo riusciti a risolvere, cosÏ come le cose che avremmo voluto fare e che non Ë stato possibile intraprendere. Siamo pronti a fare la nostra parte anche nel 2016, nonostante ad oggi appaia ancor pi˘ complicato dell’anno che si sta per chiudere. Al centro del nostro impegno c’Ë il territorio bergamasco, che viene prima di tutto. Ringrazio tutti i dipendenti della Provincia per il lavoro svolto, e sono grato a tutti i consiglieri delegati che con passione e dedizione hanno svolto gratuitamente un lavoro prezioso e insostituibile. Ci siamo presi tutti le nostre responsabilit‡, e sono convinto che anche questo "stile" puÚ contribuire a rilanciare agli occhi dei cittadini un’idea di Politica vissuta come passione civile e servizio al bene comune.

 

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DUE GIORNI PRELIBATI A OSSIMO

Ossimo Superiore Ë uno del luoghi deputati all’allevamento del maiale ed alla norcineria storica, frutto di un’antica tradizione, ma anche di cantine particolarmente adatte alla maturazione dei salumi artigianali ed alla conservazione dei prodotti derivanti dalla macellazione del maiale di casa, che avveniva sempre nei mesi freddi dell’anno. Ecco dunque il desiderio di raccontare quest’arte e di nobilitarla con una sagra, giunta alla 15esima edizione, alla quale la Comunit‡ Montana di Vallecamonica ha riconosciuto il merito assegnandole anche il compito di ospitare la fiera dei salumi dell’intera valle. La manifestazione di Ossimo diventa il cuore del mese del salame e dei salumi di Vallecamonica che si svolge fino al 31 gennaio e che vede coinvolti ben 31 ristoratori, con la collaborazione ed il sostegno del Gal, dell’associazione ristoratori, del Gruppo ristoratori di Vallecamonica e del Consorzio vini IGT.

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ALIENAZIONI: 21 MLN ALLA PROVINCIA

Presso la sede di Invimit Sgr†(Investimenti Immobiliari Italiani Sgr S.p.A.), la societ‡ istituita dal Ministero dellíEconomia e delle Finanze, sono stati stipulati i rogiti per líalienazione da parte della Provincia di Brescia, a favore della societ‡ stessa,† della Caserma dei Carabinieri di Piazza Tebaldo Brusato, degli Uffici della Prefettura di Palazzo Broletto e di Via Musei 29 e dellíalloggio prefettizio. ìLo Stato ñ ha dichiarato il Presidente della Provincia di Brescia, Pier Luigi Mottinelli ñ ha in pratica acquistato gli immobili che abbiamo messo in vendita per un importo complessivo di 21 milioni e 400mila euro, uníentrata che ci consentir‡ di rientrare nei limiti del Patto di Stabilit‡î. Da tenere conto poi che, con líalienazione degli immobili, non saranno pi˘ a carico della Provincia nemmeno le spese di manutenzione degli stessi.

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ATLETICA E SUDORE

Novit‡ in arrivo per il popolo che pratica atletica in Vallecamonica: una riconferma importante viene dai martedÏ del sudore, nati quasi per caso ed oggi sempre pi˘ partecipati in molti paesi della valle, con una crescita costante ed un numero importante di persone che decidono, una sera alla settimana, di dedicarsi liberamente e concretamente all’attivit‡ pi˘ naturale dell’uomo: camminare, camminare bene, correre e correre bene, in gruppo con amici per diluire il senso della fatica e condividere la serata di concreta e positiva socializzazione. Ma c’Ë di pi˘: pensare all’atletica oggi significa far vivere i luoghi deputati dove l’atletica si puÚ sviluppare grazie alle strutture idonee, come nel caso dello stadio della citt‡ di Darfo Boario Terme, storico luogo di riferimento per attivit‡ legate allo sport in generale ed all’atletica in particolare. Cittadini sportivi equivale a cittadini sani, ma anche pi˘ sereni e positivi nella vita, nella famiglia, nel lavoro. Lo sport, praticato assieme, aiuta anche glia spetti associativi di una societ‡ che tende sempre di pi˘ a individualizzare scelte e stili di vita. L’atletica fatta assieme, partendo dai basilari, puÚ essere un forte collante per la societ‡, ma certamente Ë un grande aiuto per la salute di ogni persona che la pratica secondo i propri gusti e le proprie caratteristiche, ad ogni et‡.

 

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UN PRESEPIO NEL BORGO

Musiche della tradizione, un piccolo borgo con scorci suggestivi, un gruppo di giovani affiatati e gli ingredienti per realizzare un presepe insolito ed originale ci sono tutti. A Piazze di Artogne, piccolo paese che conta 250 anime, il presepe, realizzato con personaggi di carta pesta, porta alla scoperta degli ngoli pi˘ suggestivi del borgo. Nasce da un’idea dei giovani che si trovano un paio di volte la settimana seguiti da Eliana Ghiardelli. Una trantina le persone che hanno lavorato per mesi. Agli allestimenti finali hanno collaborato tutti gli abitanti del paese. Carta, legno, materiale di riciclo sono servizi per costruire i personaggi. All’inaugurazione, questa domenica, c’era anche il sindaco. Per l’occasione l’Associazione Amici di Piazze ha regalato alla comunit‡ un defibrillatore.

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BOZZOLI, ATTESI GLI INTERROGATORI

Scomparso ma mai uscito da quell’azienda, quindi per forza morto e quindi per forza ucciso da qualcuno che si trovava nella fonderia e fatto sparire nella fonderia. Per questo sono indagate per concorso in omicidio volontario e per distruzione di cadavere, le 4 persone che quella sera si trovavano nell’azienda di Marcheno: due nipoti di Mario Bozzoli, che guarda caso con lui avevano rapporti tesi tanto che l’imprenditore avrebbe confidato alla moglie di avere paura per se stesso e per i propri cari, e due operai. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il movente sarebbe rappresentato dai dissapori nati in ambito lavorativo e famigliare: la fonderia era di Mario Bozzoli e del fratello Adelio ma vi lavoravano anche i figli di quest’ultimo che proprio per via dei malumori avevano deciso di costruire una loro fonderia gemella di quella di Marcheno a Bedizzole. Mario Bozzoli avrebbe sospettato persino di ammanchi di materiale nella prima fonderia a vantaggio della seconda. Secondo le accuse della Procura, forse quella sera dell’8 ottobre, sarebbe nata una lite violenta, ma quello che puÚ essere successo dopo Ë ancora tutto da capire e da provare. Gli inquirenti stanno aspettando risposte dai Ris di Parma e da un laboratorio milanese dove sono in corso accertamenti sullíenorme mole di materiale repertata dallíanatomopatologa Cristina Cattaneo allíinterno della fonderia di Marcheno dopo lo spegnimento dei forni. I due nipoti saranno interrogati dal sostituto procuratore Alberto Rossi dopo le feste mentre gli operai Oscar Maggi e Aboagye Akwasi, interrogati per tre ore, hanno detto di non sapere nulla del delitto. Nel frattempo la fonderia resta sotto sequestro e rischia il fallimento.

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