Ono San Pietro: successo del presepe vivente camuno con ben 100 figuranti

Ono San Pietro – Grande successo della XXXII edizione del presepe vivente per le vie di Ono San Pietro (Brescia). La rappresentazione vivente del Natale […]

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MUSICA

L’Istituto comprensivo Darfo 1 ad indirizzo musicale ha organizzato il saggio di natale aperto ai genitori ed alla popolazione al Teatro S. Filippo di Darfo con gli 80 allievi che seguono i corsi di pianoforte, chitarra, flauto a fisarmonica. Il nuovo indirizzo sta dando i suoi frutti anche perché molti ragazzi entrano poi a fare parte di gruppi musicali, di bande del territorio o addirittura seguono i corsi del Conservatorio di Darfo. Il saggio-concerto è stato molto apprezzato dal pubblico che ha affollato il teatro

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UN PENSIERO PER ACCENDERE IL NATALE

3 ore in media per la preparazione del pasto principale del Natale, con uno storico ritorno al “fai da te” casalingo che non si registrava da oltre cinquanta anni. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti dalla quale si evidenza che l’enogastronomia quest’anno è vincente in tutte le forme, dall’acquisto dei prodotti agli strumenti per la preparazione casalinga fai da te dei cibi.  Un ritorno al passato determinato pero’ – sottolinea la Coldiretti – da motivazioni diverse con gli italiani, soprattutto giovani, che si gratificano ai fornelli, e la cucina e il buon cibo che si affermano tra le nuove generazioni come primarie attività di svago, relax e affermazione personale.  Una tendenza che porta ad arricchire il Natale con tocchi di personalità o con menu tematici, ma anche a cambiare i contenuti della tavola. Il 61% ha scelto prodotti Made in Italy e ben il 30% prodotti locali a chilometri zero. Il risultato è un cambiamento anche nei prodotti simbolo del Natale e se il panettone consumato dal 76 per cento degli italiani – sottolinea la Coldiretti – vince la tradizionale sfida con il pandoro, sulla metà delle tavole sono serviti dolci della tradizione fatti in casa. Non c’è invece sfida tra spumante e champagne con il primo scelto da quasi nove italiani su dieci (86%).  Il ritorno in cucina spinge anche verso una scelta attenta degli ingredienti, con una tendenza elevata alla ricerca di materie prime fresche e genuine. Il risultato è un vero boom degli acquisti nelle fattorie o nei mercatini degli agricoltori dove fanno la spesa di Natale quasi un italiano su cinque.  “L’acquisto diretto dal produttore garantisce il miglior rapporto prezzo/qualità, con il taglio delle intermediazioni, ma è anche la garanzia del legame con il territorio”.

 

 

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UN PRESEPIO DI OMBRE

Durante l’anno scolastico hanno realizzato un progetto con le ombri cinesi, così i bambini della scuola dell’infanzia di Pisogne hanno deciso di catturare ognuno la propria, poi hanno realizzato uno sfondi colorato, su vecchie lenzuola e quindi vi hanno applicato le sagome. E’ nato così il presepio allestito fuori dalla scuola di Pisogne che sarà visibile da chiunque passi fino alla fine delle festività.

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A CIVIDATE LA FESTA DI SANTO STEFANO

Ancora voglia di mercatini, di acquistare i prodotti tipici, di stare insieme. Il Natale è passato ma il giorno di Santo Stefano rappresenta un’opportunità per continuare a festeggiare con i parenti e gli amici. A Cividate Camuno è andata in scena la 18esima edizione della tradizionale festa di paese che mette in mostra, per le vie e lungo il fiume, l’artigianato, l’enogastronomia e la zootecnia, grazie alla collaborazione fra Pro Loco, amministrazione comunale e Associazione degli Agricoltori locali.

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I BENEMERITI DI EDOLO

Nel corso del 2015 la Giunta ha dato concretezza all’intero progetto della “politica della Memoria” con l’intitolazione della Scuola dell’infanzia al professor Felice Romelli, il lungo fiume da largo Mazzini sino al Parco di via Adamello al Colonnello Dante Belotti, il Vicolo della Piazzetta è stato intitolato al Maresciallo Luigi Tosetti e prossimamente ci sarà l’intitolazione del Parco di via Adamello al pittore Bruno Casalini. Lasciare segni tangibili della propria storia è molto più di un atto civico: è saper rinsaldare storia, ardici, cultura.

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LA POLITICA DELLA MEMORIA

Abele Festa, Maria Testorelli, Arturo Minelli sono i tre cittadini edolesi resi illustri dal loro impegno costante di tutta la vita a favore della loro comunità nella quale si sono sentiti cittadini attivi, presenti, costantemente attenti ai bisogni di tutti, al volontariato, alla vita civica e amministrativa. La cerimonia di consegna delle benemerenze è avvenuta in occasione delle festività di natale nella bella sala consigliare, gremita di pubblico, alla presenza di autorità amministrative, civili e militari. Si tratta di un momento particolarmente sentito da parte della Giunta guidata dal sindaco Luca Masneri che ha consegnato le benemerenze ai sensi del regolamento comunale in vigore che ne prevede specifica destinazione.

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CASTIONE…. IN ATTESA DEL PIENONE

Un Natale mite e senza precipitazioni. E in montagna niente neve… almeno dal cielo. Le stazioni sciistiche, per quanto possibile, si sono attrezzate, nella speranza di un repentino cambiamento.   Ma gli esperti assicurano ci sarà ancora presenza costante sull’Italia dell’anticiclone che garantirà sole e temperature piacevoli. Per la fine dell’anno e per l’inizio di quello nuovo, lo scenario meteorologico potrebbe invece cambiare e sono in tanti a sperarlo, anche nella conca della Presolana, dove si confida nel tutto esaurito.

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C’ERA UNA VOLTA LA NEVE

A Santo Stefano, lungo il Sebino, c’è persino chi pranza all’aperto, chi si mangia un gelato, chi si gode il tepore del sole. Chi non ama il freddo gioisce, chi invece ama la neve e l’inverno, guarda con un po’ di nostalgia le cime non innevate.  La mancanza di poggia asseta la terra, riduce la produzione delle centraline idroelettriche, la portata dei laghi e dei fiumi, aumenta l’inquinamento. La mancanza di neve preoccupa le stazioni sciistiche che sparano la neve artificiale dai cannoni, ma non è la stessa cosa. Una volta a Natale c’era la neve. Ma anche chi fa turismo ha capito, che non può più fare affidamento sul tempo. Le stagioni sono cambiate e l’unica soluzione è adattarsi. Per smaltire le abbuffate in molti hanno optato questo sabato, per una passeggiata in riva al lago. Qui siamo a Riva di Solto dove le montagne senza neve si affacciano sul Sebino che riflette il sole, e più che Santo Stefano … sembra Pasquetta.

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