La tradizione del Natale si è puntualmente rinnovata, anche se negli occhi dei più anziani l’ emozione riporta alla fiaba d’ altri tempi, quando con i tanti amici del quartiere di case popolari, si giocava a calcio, palla prigioniera e ruba bandiera. Gli amici si andavano a ‘chiamare’ a casa. E a volte ci si fermava lì ad aspettare che finissero di mangiare o di fare i compiti, partecipando a un pezzo di vita familiare. Per strada si poteva circolare liberamente da soli. I nostri genitori ci vedevano tornare la sera senza averci mai dovuto chiamare al telefonino. E poi arrivava Natale. Il mattino ci si vestiva a festa, andando di casa in casa ad augurare il buon Natale ai vicini, ai parenti e agli amici. Nel corso degli anni, non siamo solo noi a cambiare, a crescere, a percepire il Natale in maniera diversa, è la concezione stessa del Natale a cambiare e se sei titubante no problem: "buttati, che è morbido".
dal giornale online: Più Valli TV – News
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