UN MOTO CLUB FRA I PRIMI IN ITALIA

Sport, aggregazione, emozione, amicizia, passione per i motori ed impegno, è ciò che accomuni tutti i piloti del sodalizio guidato da Costante Bontempi. La “mission” del Moto Club Sebino con sede a Malegno, è proprio quella di rappresentare, sul territorio, in un’associazione, tutte le persone che condividono lo stesso interesse per le due ruote. Fondato nel 1971 il Moto Club è un’organizzazione a carattere territoriale che fa capo ad un più ampio organismo a carattere nazionale, la Federazione Motociclistica Italiana, a sua volta appartenente al CONI. Il 2015 è stato un anno che ha riconfermato il ruolo che il sodalizio riveste a livello nazionale, per i risultati ottenuti dai suoi piloti e per la capacità di organizzare in Valle Camonica e sul Sebino, manifestazioni agonistiche in molte specialità del motociclismo fuoristrada, a Livello anche Europeo e Mondiale. A Borno gli Assoluti d’Italia di Enduro e la Coppa Italia, a Ponte di Legno il motoraduno d’eccelenza, gli eventi di enduro in notturna per offrire spettacolo e occasioni di incontro. E poi ci sono i piloti: Giacomo Redondi – 2° al  Mondiale e 1° agli Assoluti e Nicolas Pellegrinelli – 4° all’Europeo, per la Categoria Junior, Roberto Cesareni, Pierluigi Surini, Walter e Osvaldo Armanni, primi agli Assoluti nella categoria  Major mentre Gianni Belloni per gli Ultra veteran si piazza 3° agli Assoluti. Terza posizione anche per Emanuele Facchetti nell’ Under 125. E’ vicecampione italiano nella categoria Senjor E3, Andrea Belotti.  La stagione enduristica del MC Sebino è stata ricca di importanti risultati.  Il programma del 2016 è già stato definito a grandi linee dalla Federazione Motociclistica e in  Valle Camonica saranno organizzati alcuni eventi e gare che faranno da richiamo per gli appassionati dell’Enduro. Ora un po’ di riposo per il sodalizio, poi da inizio 2016 si riparte con una programma che vedrà il MC Sebino impegnato su più fronti.

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GLI AUGURI DEL MOTO CLUB SEBINO

Sopra il cappello di Babbo Natale, il casco. E’ stato un giro in moto davvero particolare per i piloti del moto club sebino e per gli appassionati delle due ruote che hanno aderito all’iniziativa organizzata dal sodalizio di Malegno. Vestiti da Babbo Natale, sono saltati in sella alla loro moto e hanno sfilato per la Valle Camonica. Un modo per augurare a tutti buone feste e per attirare l’attenzione su uno sport, il motociclismo, che anche in Valle Camonica vede la crescita di giovani campioni che hanno ottenuto nel 2015 titoli nazionali, europei e mondiali. Molti gli automobilisti che sono rimasti sorpresi dalla sfilata di decine di Babbi Natale che dopo un giro nei vari paesi, hanno fatto tappa anche a Piancogno, davanti alla Chiesa Parrocchiale, per distribuire caramelle ai bambini. Al rombo dei motori hanno sostituito il canto e hanno persino intonato tu scendi dalle stelle. L’iniziativa è stata molto apprezzata dalla gente e soprattutto dai bambini, ma è stato soprattutto un modo per il Moto Club Sebino per festeggiare il Natale insieme ai suoi piloti e per vivere la moto al di fuori delle competizioni che solitamente richiedono concentrazione, fatica ed impegno.

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BETLEMME SOTTO LA CONCARENA

I bambini della pluriclasse di Lozio hanno suonato nella notte di Natale davanti alla bella chiesetta seicentesca di S. Antonio di Padova preparati e guidati dal fisarmonicista Cristian Patarini, quindi si sono vestiti da angeli ed hanno fatto ala a Maria e Giuseppe, accompagnati dai pastori nelle viuzze di Sucinva di Lozio per dare vita ad un suggestivo, tenero e commovente “Presepio vivente”. I bambini di Lozio non sono nuovi a esperienze musicali: questa volta però hanno fatto un piccolo miracolo grazie all’impegno di un bravo studente di fisarmonica del Conservatorio di Darfo. Ed è così che un fazzoletto di terra è diventato per una notte quella lontana Betlemme trasportata dagli angeli sotto il cielo stellato della Concarena.

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REGALI: “HAI MAI RICICLATO?”

Quando eravamo piccoli e spensierati Babbo Natale riusciva quasi sempre ad azzeccare i regali rendendoci estremamente felici, da adulti non è più così, almeno non sempre. Una volta abbandonata l’età della fanciullezza e varcata la soglia della maturità ecco che 1 regalo su 3 non è affatto gradito! Certo, ora starete pensando che più del regalo è importante è il pensiero…Ma dite la verità, quanti regali non apprezzati avete ricevuto nella vostra vita, che avete nascosto negli angoli più bui dei vostri armadi perché talmente orrendi o poco adatti a voi da, non volerli nemmeno esporre sulle mensole del salotto?

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NATALE, IL PRANZO E’ “FAI DA TE”

3 ore in media per la preparazione del pasto principale del Natale, con uno storico ritorno al “fai da te” casalingo che non si registrava da oltre cinquanta anni. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti dalla quale si evidenza che l’enogastronomia quest’anno è vincente in tutte le forme, dall’acquisto dei prodotti agli strumenti per la preparazione casalinga fai da te dei cibi.  Un ritorno al passato determinato pero’ – sottolinea la Coldiretti – da motivazioni diverse con gli italiani, soprattutto giovani, che si gratificano ai fornelli, e la cucina e il buon cibo che si affermano tra le nuove generazioni come primarie attività di svago, relax e affermazione personale.  Una tendenza che porta ad arricchire il Natale con tocchi di personalità o con menu tematici, ma anche a cambiare i contenuti della tavola. Il 61% ha scelto prodotti Made in Italy e ben il 30% prodotti locali a chilometri zero. Il risultato è un cambiamento anche nei prodotti simbolo del Natale e se il panettone consumato dal 76 per cento degli italiani – sottolinea la Coldiretti – vince la tradizionale sfida con il pandoro, sulla metà delle tavole sono serviti dolci della tradizione fatti in casa. Non c’è invece sfida tra spumante e champagne con il primo scelto da quasi nove italiani su dieci (86%).  Il ritorno in cucina spinge anche verso una scelta attenta degli ingredienti, con una tendenza elevata alla ricerca di materie prime fresche e genuine. Il risultato è un vero boom degli acquisti nelle fattorie o nei mercatini degli agricoltori dove fanno la spesa di Natale quasi un italiano su cinque.  “L’acquisto diretto dal produttore garantisce il miglior rapporto prezzo/qualità, con il taglio delle intermediazioni, ma è anche la garanzia del legame con il territorio”.

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IL NATALE DI IERI

La tradizione del Natale si è puntualmente rinnovata, anche se negli occhi dei più anziani l’ emozione riporta alla fiaba d’ altri tempi,   quando con i tanti amici del  quartiere di case popolari, si giocava a calcio, palla prigioniera e ruba bandiera. Gli amici si andavano a ‘chiamare’ a casa. E a volte ci si fermava lì ad aspettare che finissero di mangiare o di fare i compiti, partecipando a un pezzo di vita familiare. Per strada si poteva circolare liberamente da soli. I nostri genitori ci vedevano tornare la sera senza averci mai dovuto chiamare al telefonino. E poi arrivava Natale. Il mattino ci si vestiva a festa, andando di casa in casa ad augurare il buon Natale ai vicini, ai parenti e agli amici. Nel corso degli anni, non siamo solo noi a cambiare, a crescere, a percepire il Natale in maniera diversa, è la concezione stessa del Natale a cambiare e se sei titubante no problem: "buttati, che è morbido".

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LA CARITAS, TRA DISPERAZIONE E SPERANZA

Le luci, i regali e le tavole imbandite, non possono e non devono distrarre da una realtà che spesso vediamo ma che preferiamo non affrontare: quella delle persone senza lavoro, casa, cibo, vestiti. La fotografia di una povertà crescente l’ha scattata la Caritas zonale di Darfo che vede impegnato in prima linea Don Danilo Vezzoli. A parlare sono i dati: 1253 persone nel 2015, sono passate dal Centro di Ascolto. 1053 persone per chiedere alimenti, circa 140 famiglie ogni mese mandate dai servizi sociali del comune: a ritirare i pacchi alimentari per il 63% sono stranieri e il 36% sono italiani. Quasi tutti hanno perso il lavoro e anche i legami familiari. Oltre un centinaio sono le famiglie che più volte nel 2015 alla Caritas hanno chiesto dei vestiti. Le donne in cerca di lavoro, chiedono di assistere le persone anziane. Anche le donne italiane chiedono di fare le badanti. La Caritas di Darfo dispone anche di un dormitorio dove da tempo ci sono i richiedenti asilo politico. Nel 2011 la Caritas ne accolse 45, ora sono 12 e altri 6 (donne e bambini) stanno nella ex canonica. Dei primi 12, solo 3 sono stati riconosciuti come rifugiati politici, 7 non hanno ottenuto lo status e hanno lasciato la struttura per altre mete. I rimanenti 18 sono ancora nel limbo. E’ inoltre aperta tutto l’anno, la Comunità Alloggio “Anch’io”: 16 le persone inviate dai comuni, dall’ottobre del 2014 all’ottobre del 2015, di cui 9 femmine e 7 maschi di nazionalità nigeriana, tunisina, marocchina e rumena. Di questi 6 erano bambini. Ogni ospite ha usufruito dell’accoglienza in media 18 giorni. Ci sono genitori con minori a carico, allontanati dalla famiglia per maltrattamenti o perché senza lavoro, ci sono famiglie andate incontro allo sfratto, ragazze incinta, alcune di loro escono dal giro della prostituzione. Don Danilo e i volontari, ogni venerdì salgono su un furgone per parlare con le ragazze vittime dalla tratta, che passeggiano per i marciapiedi di Boario. Alcune di loro sono libere, lo fanno per mantenere i figli, altre sono schiave di un protettore. Alcune pagano un pizzo per un tratto di marciapiede. Spesso vengono picchiate e derubate. Sono casi di disperazione e povertà che possono svolgersi lontano dai nostri occhi oppure alla luce del sole, sulle strade dei nostri paesi e sotto gli occhi di tutti. Una realtà che la Caritas affronta quotidianamente testimoniando anche chi non crede più nel prossimo, che il bene c’è e che si può continuare a sperare.

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18ENNE MUORE NELLO SCHIANTO A SELVINO

Un Natale drammatico sulle strade bergamasche.  Il peggio è successo dopo la mezzanotte a Selvino, quando Michele Ianelli,un giovane 18enne del posto alla guida della  jeep del padre ha perso la vita in via  Enea Talpino, una via centrale all’ altopiano, poco distante dalla locale stazione dei carabinieri. Difficile al momento conoscere l’esatta causa dell’ accaduto, certo è che la jeep priva di controllo si è ribaltata all’ altezza del civico 1. Tempestivi i soccorsi allertati dai residenti in zona. Sul posto giungeva un equipaggio dei Volontari Selvino il cui personale medico nulla poteva se non constatare l’ avvenuto decesso, il giovane era purtroppo morto sul colpo.. I rilievi venivano affidati a pattuglie di carabinieri della compagnia di Clusone e del comando provinciale di Bergamo. Fortunatamente senza gravi conseguenze per gli occupanti di una vettura, il sinistro successo attorno alle 18.30 ai tornanti di Ponte Selva, dove un’ auto incidentata, ha bloccato la circolazione, particolarmente intensa la sera della vigilia. Sul posto altre ad un equipaggio dei Vigili del Fuoco di Clusone, rimasti impegnati nella messa in sicurezza della sede stradale, anche una pattuglia di carabinieri,che oltre ai rilievi di legge si è adoperata nella regolamentazione del traffico, fatto defluire a senso unico alternato.

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