
Circa 250 ettari di bosco in fumo a Malonno in alta Valle Camonica, in seguito a quello che sembra essere un incendio doloso, appiccato contemporaneamente in due punti distanti 500 metri l’uno dall’altro. Dalle 17.30 di ieri sera, il bosco per il 70% ceduo e di conifere, sopra la frazione di Nazio nel territorio comunale di Malonno, brucia e le fiamme, vista l’assenza di pioggia, di neve e il sottobosco secco, continuano ad avanzare fino ad avvicinarsi all’abitato. Tra Malga Campello e Nazio Superiore, al lavoro ci sono decine di persone. Un centinaio di uomini dell’antincendio boschivo, diversi gruppi di protezione civile, il Gicom, i vigili del fuoco di Edolo, il Corpo Forestale dello Stato, tecnici e volontari del comune di Malonno coordinati dal sindaco Stefano Gelmi che in Municipio ieri sera ha allestito la sala operativa. Sul posto Giambattista Sangalli responsabile del settore foreste e bonifica montana della Comunità Montana di Valle Camonica. Al campo sportivo di Malonno il Gicom della CM con i suoi uomini sta coordinando le operazione di spostamento dei volontari e monitora l’incendio. La zona è stata interdetta dai cc di Cedegolo per consentire l’arrivo dei mezzi soccorso e dei volontari e a ridosso del ponte nella valle del Rio Nazio in località Pontivo, dove era stata realizzata una piazzola con vasca accumolo in pietra, un eleicottero di Eliwork sta pescando acqua da una vasca di accumulo mobile di 10 mila litri. Ad rendere più difficoltoso il lavoro dell’elicottero, il fumo che ricopre la zona interessata da pascoli, cascine e cascinali ma al momento non si registrano danni a persone o cose. Non pare essere soltanto una coincidenza il fatto che nel 2013, nella stessa zona, con le stesse modalità e nello stesso periodo, si verificò un fatto analogo: sempre con il calare della sera e il sopraggiungere del buio, un incendio doloso si propagò durante la notte del 16 dicembre.
Chi sta operando sul vasto incendio di Malonno pare non avere dubbi: si tratterebbe si un incendio doloso, vista la modalità (area ampia con due punti focali d’innesco a circa 500 metri di distanza l’uno dall’altro) e la localizzazione (la stessa zona dove venne appiccato un incendio nel 2013) , il periodo (16 dicembre l’uno, 12 dicembre l’altro). In questo periodo la zona è totalmente disabitata: gli alpeggi sono più in alto e le cascine ristrutturate si trovano più in basso, nella zona di Nazio alta. Ora si sta pensando anche di posizionare eventuali fototrappole. Alle 17.00 di questa domenica le operazioni da terra e dal cielo si sono dovute fermare per lo scadere delle effemeridi concesse alle attività di intervento: domani dalle 7.00 riprenderanno visto il propagarsi delle fiamme nella parte alta dei boschi e dei pascoli.
dal giornale online: Più Valli TV – News
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