
Si è concluso nei giorni scorsi il monitoraggio attuato della Provincia di Bergamo sulle corse più calde dei pullman Sab, nel mirino degli studenti per l’eccessivo sovraffollamento e il rischio sperimentato in alcuni casi di dover rimanere a terra perché veniva superato il numero massimo di passeggeri a bordo, Ora si attende che la Provincia convochi il tavolo con le aziende di trasporto locale e i sindacati: sarà l’occasione, per fare il punto sui disagi lamentati da studenti e genitori in questo avvio di anno scolastico, misurando al tempo stesso se ci sono state irregolarità tali da far scattare multe a carico degli operatori. 11 mila euro a tanto ammontano le contravvenzioni elevate lo scorso anno tutte ad Albino. Hanno infatti riguardato il trasporto degli studenti al polo scolastico della bassa Valle Seriana, raggiunto da migliaia di studenti delle scuole superiori che fanno capo al Centro di formazione professionale o all’Isis Romero. Nell’elenco delle contestazioni alla Sab che in quest’area gestisce buona parte del servizio, avrebbe pesato soprattutto il capitolo sovraccarico, ma anche alcune corse saltate e la mancanza di documenti a bordo di alcuni mezzi. Le criticità maggiori sono state rilevate durante controlli effettuati dai carabinieri e stradale sulla linea che parte da Alzano, percorre Villa di Serio, passa da Pradalunga e porta gli studenti al Romero, dove da un paio di anni partenza e arrivo dei pullman avvengono all’intero del cortile dell’istituto. Anche il sindacato aveva evidenziato il disservizio nella corsa delle 7,30 da Cornale di Pradalunga per Albino stazione, in aggiunta alla partenza alle 7,39 e 7,45 da Albino stazione per l’Isis Romero, per la quale difficile garantire le coincidenze, in considerazione dei pochi minuti a disposizione, essendo che da Cornale ad Albino si arrivava alle 8, cioè 10 minuti dopo la tabella di marcia e quindi i bus rientravano in deposito anziché salire verso il Romero, a lezioni già iniziate. Quest’anno la Sab ha previsto 5 minuti in più, e tutto pare filare liscio. Per le corse che scendevano dalla media valle in vece, ad esempio da Vertova, pesavano i ritardi accumulati dalla chiusura del ponte di Gazzaniga. Minuti contati (e superati) e bus troppo carichi. Ma quanto? Nei giorni in cui lo scorso anno (era dicembre) sono stati effettuati i controlli, i passeggeri in piedi erano oltre il numero massimo consentito sulla carta di circolazione. Da una parte le famiglie che incolpano l’azienda di trasporto di non mettere pullman sufficienti a garantire un posto a sedere per tutti e la Provincia che per il sovraccarico nel 2014 ha presentato un conto di 11 mila euro. Dall’altra parte c’è chi, come gli autisti dei pullman, che chiamano in causa anche gli utenti: “alcuni abituati a salire sul primo pullman già carico, quando in coda magari ce n’è un secondo praticamente vuoto”.
dal giornale online: Più Valli TV – News
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