
Non vi è dubbio che a mandare a fuoco un’auto, un’Audi A6 parcheggiata nella zona industriale di Gianico, questo lunedì sera, non sia stato un incendio casuale. I carabinieri di Pisogne e i vigili del fuoco del distaccamento di Darfo Boario Terme hanno infatti trovato sull’auto e nel parcheggio materiale infiammabile, materiale utilizzato probabilmente per appiccare l’incendio e che lascia pochi dubbi sulle cause del rogo. Se si tratti di una bravata o di un atto mirato, toccherà ora ai carabinieri di Pisogne, intervenuti sul posto insieme ai vigili del fuoco, stabilirlo. L’auto, che era stata lasciata nel parcheggio qualche ora prima, è di proprietà di un giovane imprenditore della zona che si occupa di montaggi industriali. Ora l’auto si trova sotto sequestro presso il deposito giudiziario Formentelli di Ono San Pietro che l’ha recuperata in tarda serata con un carro attrezzi. L’allarme per un’auto in fiamme nella zona industriale di via Carobe a Gianico è arrivato alla centrale operativa di Brescia attorno alle 21.30. Pochi minuti ed è stata fatta uscire la squadra di Darfo. Quando i pompieri sono arrivati in posto in zona non c’era nessuno, dal cofano dell’auto uscivano alte fiamme, si sono messi subito al lavoro, in pochi minuti hanno spento l’incendio, ma ormai la parte anteriore della vettura era andata completamente distrutta. Solo dopo aver spento il rogo si è proceduto a verificare cosa poteva averlo innescato. I vigili del fuoco, insieme ai carabinieri di Pisogne che, nel frattempo, erano arrivati in posto, hanno perlustrato l’Audi – nel frattempo è stato rintracciato anche il proprietario che è arrivato in zona – e sull’auto e nel parcheggio hanno trovato pezzi di Diavolina, un materiale utilizzato per rendere più facile e veloce l’accensione dei camini. Il ritrovamento di questo materiale non ha lasciato dubbi sulle cause dell’incendio. Come detto si deve ora appurare se si tratti di una bravata – in zona Brescia qualche settimana fa c’erano stati diversi incendi autovetture innescati con la stessa tecnica – o se si tratti di un atto mirato contro il proprietario. Le indagini sono affidate ai carabinieri di Pisogne che fanno capo al comando di Breno. Le operazioni di spegnimento dell’incendio, di verifica dei danni, di recupero dell’auto – effettuato con un carro attrezzi, sono durate circa due ore.
dal giornale online: Più Valli TV – News
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