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Pisogne – Si è tenuta nei giorni scorsi presso la show room dell’azienda Iseo Serrature in via San Girolamo 13 a Pisogne la consegna degli […]
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pubblicato da ele_lla
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La provincia di Brescia di nuovo al centro dell’attenzione internazionale per il terrorismo. Un tunisino di 35 anni, Lassad Briki, e un pakistano di 27 anni, Muhammad Waqas, sono stati arrestati questo mercoledì in seguito ad un’indagine, svolta dalla polizia postale di Roma e Milano e dalla Digos e coordinata dal pubblico ministero Enrico Pavone, con l’accusa di terrorismo e di propaganda a favore dell’Isis tramite la Rete. Uno faceva l’operaio, l’altro l’autista. Avevano i documenti in regola e vivevano in Italia da anni e in particolare nel Bresciano, a Manerbio dove lavoravano come operai. L’indagine che ha portato al loro arresto, è cominciata lo scorso aprile, quando il tunisino, secondo il magistrato, ha pubblicato in internet numerosissimi messaggi di sostegno, pubblicità e proselitismo allo Stato islamico e parallelamente di minaccia alle istituzioni statali e ai cittadini italiani. Il 35enne aveva creato l’account twitter «Islamic_State_in_Rom» e, insieme al complice pakistano, progettava il compimento di azioni terroristiche nel territorio italiano attraverso la medesima piattaforma informatica. Secondo il procuratore aggiunto di Milano, Maurizio Romanelli che ha coordinato l’inchiesta, i due parlavano di colpire obiettivi sensibili in Italia, dalla base militare di Ghedi alla metro di Milano. Fotografavano luoghi simbolo di Milano, come il Duomo, davanti al quale venivano mostrati biglietti con scritte minacciose: «Siamo nelle vostre strade, l’Isis è tra voi». Le indagini sono state condotte attraverso intercettazioni telefoniche nelle quale i due parlavano anche di altri possibili obiettivi, comprese le forze dell’ordine, la ditta di ortofrutta per la quale lavorava il tunisino o la stazione ferroviaria di Brescia. Molte le reazioni della politica in queste ore alla notizia degli ultimi due arresti contro il terrorismo in provincia di Brescia. Da più parti arriva il plauso alle forze dell’ordine e anche l’invito rivolto al Ministro Alfano, a non prendere sottogamba il problema dell’immigrazione e del dilagare del terrorismo. Puntuale l’appello della Lega Nord per dotare Brescia, al centro di numerose brillanti operazioni, di una super Procura contro il terrorismo.
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Dopo le scuole e le palestre, la Prefettura di Bergamo invia richiedenti asilo politico anche nelle strutture della Diocesi di Bergamo. Per fare fronte all’emergenza dei continui arrivi e alla scarsa disponibilità delle strutture private già piene e dei comuni, che si ribellano a nuovi arrivi, la Prefettura deve occuparsi della gestione di 170 emigranti ad oggi alloggiati nelle palestre comunali. La Caritas aveva già dato la sua disponibilità ad accogliere più di 600 profughi e ha preso l’impegno per altri 170 da ospitare in strutture definite dalla Diocesi di Bergamo. Fra le varie strutture, ne è stata individuata,una a Castione della Presolana, Villa Jesus, dove la Prefettura insieme alla Caritas di Bergamo, ha disposto l’accoglienza di 30 profughi richiedenti asilo politico.
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I truffatori non solo non vanno in vacanza, ma persistono ad operare anche in zone dove la loro presenza è stata già ampiamente segnalata. Oltretutto, sempre con lo stesso modus operandi. I finti agenti di Valle Camonica Servizi Vendite sono tornati in azione in Valle Camonica. Suonano ai campanelli e bussano alle porte dei cittadini, si presentano muniti di scartoffie e con tanto di marchio della società che vende il gas e il metano in valle e cercano di ottenere, a suon di chiacchiere ed informazioni fasulle, una firma su un foglio che altro non è alla fine, che un contratto di un altro fornitore. Nonostante gli appelli del passato rivolti ai cittadini, diffusi dalla società anche tramite la nostra emittente, i truffatori trovano sempre pane per i loro denti e approfittano della buona fede e della fiducia delle persone. I cittadini oggi però, anche grazie agli episodi del passato, sono più attenti e segnalano immediatamente al Consorzio, ogni visita sospetta. Proprio a seguito dele telefonate giunte in questi giorni al sevizio clienti della società Valle Camonica Servizi Vendite Spa, di persone in cerca di chiarimenti e rassicurazioni, la società ha nuovamente diffuso un comunicato stampa in cui avvisa proprio della presenza di pseudo agenti che sfruttano senza autorizzazione il marchio di Valle Camonica Servizi Vendite per portare a termine il loro raggiro. La presenza di questi finti agenti è stata segnalata in più Comuni della Valle Camonica. La società quindi precisa che è fondamentale accertarsi sempre dell’identità della persona che si presenta chiedendo che esibisca il tesserino con il nome ed il logo di VCSV; è importante controllare che gli agenti abbiano materiale VCSV: contratti e proposte commerciali con loghi dell’azienda e per qualsiasi dubbio è fondamentale chiamare il servizio clienti della società al numero 0364/542111 selezionando l’opzione 7. Valle Camonica Servizi Vendite ricorda infine che qualora l’utente abbia comunque concluso un nuovo contratto di energia elettrica e gas con questi pseudo agenti, avrà 14 giorni di tempo per ripensarci comunicando in forma scritta la propria decisione di rinunciare alla proposte. Gli sportelli di Valle Camonica Servizi Vendite, a Darfo B.T e Edolo, restano a completa disposizione per aiutare le famiglie nella compilazione del modulo di recesso.
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