Poche parole che racchiudono tutta l’ angoscia vissuta da Ombretta Colombi, moglie di Flavio Negroni, 48 anni di Abbazia di Albino, uscito lunedì mattina di casa senza farvi più ritorno e attivamente ricercato da amici, volontari, forze dell’ordine, agenti della polizia locale e Soccorso alpino. L’ uomo si era allontanato dall’abitazione di via Cistercensi 12 per ragioni ancora al vaglio dei carabinieri e dei famigliari la moglie e due figli piccoli fortemente provati per quanto successo. Un’ appello è indirizzato a quanti possano fornire notizie utili al suo ritrovamento. Negroni si è allontanato a bordo di un motociclo Kimko grigio targato BG 48416 che non è stato ancora rintracciato. Flavio è un uomo di corporatura robusta, è alto 1,69 metri, capelli rasati, occhi azzurri e un tatuaggio sulla parte destra del petto con disegnato il segno zodiacale del Cancro. Quando si è allontanato vestiva una canottiera verde, pantaloni mimetici bianchi e neri al ginocchio, sandali aperti scuri. «Quando sono tornata a casa poco prima di mezzogiorno – dice la moglie Ombretta Colombi – non l’ho trovato e poiché tardava a rientrare senza motivo mi sono preoccupata e mi sono rivolta ai carabinieri di Albino. Ultimamente era giù di morale per via di problemi legati al lavoro». Flavio Negroni è persona nota e conosciuta anche perché svolge servizio volontario di vigilanza all’entrata e all’uscita dei bambini dalle scuole. L’allarme ha mobilitato nelle ricerche numerose persone. Nelle operazioni sono state coinvolte anche la prefettura e la Provincia. Sino a questo venerdì senza esito. Chi lo incontrasse e lo riconoscesse o avesse sue notizie è pregato di segnalarlo ai carabinieri o alla polizia locale di Albino.
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Incidente sul lavoro questa mattina in Valcamonica. Un trentenne è rimasto ferito mentre stava lavorando nella cava di porfido Pedretti, al Passo Crocedomini. Secondo le prime informazioni, poco dopo le 8 l’operaio è stato colpito alle spalle da alcune pietre cadute da un camion. Trasportato in elisoccorso all’ospedale Civile di Brescia, non sarebbe in pericolo di vita.
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E’ stato un automobilista di passaggio ad accorgersi di quanto accaduto e ad allertare i soccorsi. E’ successo attorno alle 14.20 di questo venerdi in via Guizzetti a Clusone. Un uomo di 63 anni in sella alla sua mountain bike, mentre procedeva in direzione Rovetta, presumibilmente diretto a casa, cadeva improvvisamente a terra, rimanendo in stato di incoscienza. Attivati i soccorsi, sul posto giungevano nel volgere di pochissimo tempo l’ automedica e un’ ambulanza del Corpo Volontari Presolana. Un lungo massaggio cardiaco consentiva ai sanitari di stabilizzare il malcapitato, che caricato a bordo dell’ ambulanza veniva trasferito in codice rosso in ospedale. Cosa effettivamente sia successo è ancora da chiarire, anche se l’ ipotesi più plausibile parrebbe essere un improvviso malore, avvalorato dal fatto che il 63enne portava con se gli esiti di alcuni esami medici, ritirati, si presume, in precedenza all’ Ospedale Antonio Locatelli di Piario. L’ uomo era solito transitare in quel tratto di via parallela alla tangenziale che bypassa Clusone, così hanno raccontato alcuni residenti della zona, rimasti ad assistere alle operazioni di soccorso.
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Un botto assordante ha svegliato gli abitanti di Pradalunga. Erano le 3 della notte tra giovedi e venerdi 12 giugno quando, alcuni residenti di via Provinciale hanno assistito increduli ed impotenti al tentativo di furto con scasso presso la filiale della banca gruppo Monte dei Paschi, in via Vittorio Veneto. Due malviventi, un uomo e una donna, hanno dapprima tentato di far saltare il bancomat e poi, non riuscendoci, l’hanno colpito ripetutamente utilizzando una mazza, senza risultati. Decidevano a quel punto di desistere, per poi tornare nel volgere di un minuto, per un secondo tentativo, senza però riuscire nell’impresa. E’ a quel punto che decidevano di rinunciare definitivamente al colpo, dileguandosi a bordo di una monovolume di colore grigio. Dopo soli 10 minuti giungevano sul posto pattuglie di carabinieri di Clusone, Fiorano al Serio e Albino che avviavano le ricerche in zona, mentre un equipaggio dei vigili del fuoco accertava non vi fossero situazioni tali da creare pericolo ai residenti della zona. Secondo le prime ricostruzioni, la coppia avrebbe prima girato le telecamere verso l’alto e poi cercato di far saltare il bancomat con una bomboletta di gas, vanamente. Di fronte al fallimento hanno cercato di sfondare a mazzate una vetrata dell’istituto di credito per darsi poi alla fuga. Saranno le immagini documentate dagli scatti fotografici degli abitanti della zona a dare indicazioni utili agli inquirenti per l’ identificazione dei malviventi.
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