Crocedomini pass is now open and we couldn’t resist: it was a perfect day for a ride! #crocedominipass #Vallecamonica #bikeride #bike #motorbike #motociclismo #mototurismo #motorcycle #Lombardy #perfectday #bybike

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pubblicato da ortodibalu
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pubblicato da stefitenga
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La cosa migliore da fare davanti ad un #tramonto è sedersi e guardarlo passare..💕☺️🌄 #sunset #sky #mountains #vallecamonica #instanature #concarena #skylovers #nature #skyporn #place #view #pine #clouds #canon #1200D #igersitalia #myfeelgoodplace #click_italy #shareyourparadise #explore #top_lombardia_photo #landscape #naturelovers #natureporn #instaitalia

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pubblicato da luanabellicini
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GRAVISSIMO DOPO L’ INCIDENTE A GANDINO

È ricoverato in condizioni disperate all’Ospedale Papa Giovanni XXIII° di Bergamo il motociclista, coinvolto nel violento incidente stradale successo alle 13.50 di questo venerdì 5 giugno sulla Provinciale della Valgandino. A quell’ora infatti un 46enne di Gandino, molto conosciuto per la sua pratica sportiva, mentre procedeva in direzione Bergamo in sella a una moto Yamaha di grossa cilindrata, nel tratto posto in territorio di Gandino, quasi al confine con Cazzano Sant’Andrea e Leffe, prospicente alla pasticceria del posto, si schiantava contro una Opel Zafira in manovra d’ ingresso al parcheggio del supermercato A&O.  Un volo pauroso, lo scaraventava a terra a pochi metri di distanza. Immediati i soccorsi sollecitati dagli automobilisti in transito. Nel giro di pochissimo tempo sul posto giungeva l’automedica, l’ambulanza del Corpo Volontari Presolana e l’elisoccorso con lo staff medico del 118 che si è prodigato per più di mezz’ora per salvargli la vita, praticandogli il massaggio cardiaco. Una condizione disperata quella presentatasi ai sanitari, che decidevano per l’ immediato trasferimento in volo al nosocomio cittadino. Qui il quadro clinico presentatosi è risultato molto preoccupante.  Sono ore di grande apprensione in tutta la Valgandino dove l’ uomo è, molto conosciuto. Ora non resta che attendere il bollettino medico per avere un quadro esatto della situazione. Per i rilievi di legge sono intervenuti gli agenti della Polizia Locale e una pattuglia di carabinieri di Gandino.

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DUE TRAGEDIE SUL LAVORO

Giornata nera quella di giovedì in bergamasca. Due infortuni mortali nel giro di poche ore. A perdere la vita un operaio di Colere e a un tecnico di San Paolo d’Argon. Il primo è accaduto alle 8 di ieri a Boffalora d’Adda, un paese in provincia di Lodi. L’impatto violento con il suolo non ha dato scampo a Luigi Belotti, 60 anni, di San Paolo d’Argon. L’ uomo  stava lavorando alla sistemazione della linea telefonica Telecom, su un traliccio quando, ma questo è in fase di accertamento, durante l’intervento di manutenzione, sganciatosi momentaneamente  dall’imbragatura di sicurezza per prendere un pezzo di ricambio dal suo collega rimasto a terra. perdeva l’equilibrio precipitando dalla scala sulla quale era salito. Battendo violentemente la testa e da quell’istante non si è più ripreso. Poche ore dopo, era intorno alle 14, la seconda tragedia. Daniele Lazzaroni, operaio 31enne di Colere, stava lavorando sul tetto di uno stabile, nella zona nord di Brescia, quando, per cause ancora in via d’accertamento, è caduto da un’ altezza di dieci metri, risultata essere fatale. Il giovane era  nato in Brianza ma da sempre viveva  a Colere. Una famiglia molto conosciuta la sua. I genitori, Jimmy e Audilia, in passato avevano gestito il bar Cimaverde, in centro al paese. Già un altro fatto drammatico aveva investito in passato la sfortunata famiglia, la morte del più piccolo tra i fratelli di Daniele, Michele, colpito da un male incurabile. A rendere ancora più pesante la morte del giovane operaio il fatto che sarebbe diventato presto papà, tra pochi giorni infatti sarebbe nato dall’amore con Denise il primo figlio. La notizia è ben presto rimbalzata ieri in valle, tanto che alcune manifestazioni previste negli altri comuni per il fine settimana sono state annullate. Tutti in queste ore si sono stretti attorno al dolore dei famigliari. Daniele è ricordato da tutti per la sua generosità. Non solo giocava a calcio nella terza categoria della Poliscalve, ma era anche diventato consigliere nel direttivo della società. In ogni manifestazione delle penne nere lui c’era, gli veniva sempre affidata la cucina, per le sue note doti di cuoco. La salma ha fatto rientro in paese nella serata di giovedì intorno alle 20,30.

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PROCESSO SELCA RINVIATO AL 27 OTTOBRE

L’attesa per questo venerdì 5 giugno era evidente a Berzo Demo, in Comunità Montana di Vallecamonica, tra la popolazione, per l’inizio del processo penale contro la Selca, l’azienda che stoccava e lavorava rifiuti industriali nel sito di Forno d’Allione, dal 2010 ufficialmente accusata di traffico internazionale di rifiuti. In questi anni sono sttate compiute analisi approfondite sulle carte e sul terreno, sono stati prelevati campioni e compiuti esami a tutto campo per acquisire da parte del Pubblico ministero quanti più elementi possibili a suffragio dell’impianto accusatorio. L’inizio dell’iter processuale ha seguito una sorta di regola che gli addetti ai lavori ormai davano per scontato: un primo rinvio del processo ad altra data e con altro giudice, dove gli avvocati sperano di iniziare il vero processo. Ecco dalla viva voce dell’avvocato del Comune di Berzo Demo e della Comunità Montana di Vallecamonica il punto sul processo. Martedì 27 ottobre è fissata dunque la prossima udienza: nel frattempo è in vigore l’ordinanza da parte del Sindaco di Berzo Demo al curatore fallimentare di Selca nella quale si intima lo smaltimento dell’amianto che ancora ricopre le strutture dell’imponente fabbricato, sempre più desolatamente deserto e degradato.

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