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Nel solo 2014 il Cras di Paspardo ha salvato 449 animali selvatici di ogni tipo: dall’aquila al muflone passando per i ricci
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Spettacolare incidente stradale, con gravi conseguenze, per fortuna solo per l’auto, nella notte ad Angone di Darfo Boario Terme. Ma c’è un giallo. Due delle persone a bordo dell’auto, fra questi ci sarebbe anche il conducente, infatti, sono sparite nel nulla. Erano circa le 3.30 quando una Volkswagen Polo diretta verso Piamborno, a bordo, pare quattro persone, quattro giovani stranieri, arrivata in via Trento, stando alle testimonianze di altri autonomobilisti, probabilmente a causa dell’alta velocità, è finita fuori strada su una curva, ed ha sbattuto contro la cancellata di una abitazione, strisciando contro altre ringhiere e finendo la sua folle corsa diversi metri più avanti ruote all’aria. E’ un vero e proprio miracolo che gli occupanti siano usciti quasi illesi dalle lamiere. L’impatto con la ringhiera, che si è accartocciata, infatti, ha addirittura strappato le due portiere del lato passeggeri.
GRANDE SPIEGAMENTO DI MEZZI
Quando i soccorritori sono arrivati in posto gli occupanti dell’auto erano già usciti dal mezzo. Sul luogo del sinistro hanno trovato due giovani di 24 e 25 anni che sono stati accompagnati in ospedale a Esine con le ambulanze del 118 e di Camunia Soccorso, ma pare che in auto fossero in quattro. Altre due persone, fra loro anche il conducente della Polo si sarebbero allontantanate prima dell’arrivo dei soccorsi. I due feriti, le loro condizioni non destano preoccupazione, sentiti dalla Polizia Stradale di Iseo, intervenuta sul posto per i rilievi di legge, dicono di non ricordare chi fosse alla guida dell’auto. Sono in corso indagini. Gli agenti della Polizia Stradale, oltre a ricostruire che cosa accaduto nella notte ad Angone, dovranno anche far luce su chi si trovata alla guida del mezzo. Sul posto anche i vigili del fuoco del distaccamento di Darfo Boario Terme fra i primi ad arrivare sul luogo dell’incidente cui è toccato il compito di liberare e rimettere in sicurezza la sede stradale. Le operazioni si sono concluso solo dopo le 5.
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Risveglio anzitempo a Gandino, dove le sirene dei Vigili del Fuoco hanno richiamato l’ attenzione dei residenti di via Cà Volpari, una laterale posta nella parte bassa del paese al confine con l’ abitato di Leffe. Sono stati i proprietari di una villetta, che al risveglio, erano le 6 di questo sabato 21 febbraio ad accorgersi di quanto stesse accadendo. Le fiamme avevano avvolto la canna fumaria costringendo i proprietari dello stabile, a richidere l’intervento dei pompieri. Ben presto raggiungevano al zona le autobotti e l’autoscala dei Vigili del Fuoco volontari di Gazzaniga supportati dai colleghi del distaccamento di Clusone. L’ opera di spegnimento richiedeva un paio di ore. Dapprima si procedeva nel circoscrivere le fiamme, assicurando da subito la non propagazione al resto dell’ abitazione, per poi procedere allo smassamento del materiale andato in fumo, onde evitare la presenza di eventuali focolai rimasti accesi. Un danno ancora da quantificare, anche se pare essere stata considerevole l’ azione del rogo nell’ appartamento posto al piano rialzato. Parte della copertura è andata distrutta, fortunatamente senza causare alcuna conseguenza ai residenti, tempestivi nel sollecitare i soccorsi.
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Nella giornata di questo venerdì l’avvocato difensore di Bossetti, Claudio Salvagni, ha depositato la nuova istanza di scarcerazione al tribunale del Riesame di Brescia: cinquanta pagine a difesa del suo assistito in carcere con l’accusa di aver ucciso Yara Gambirasio. Oggi ha inoltre reso noti i dettagli del nuovo ricorso. A partire dalla traccia di tessuti dei sedili dell’Iveco Daily di Bossetti che, secondo la procura, sono stati ritrovati sui leggings di Yara. Secondo quanto l’avvocato avrebbe inoltre affermato alla trasmissione Quarto Grado su Retequattro, l’arma del delitto di Yara Gambirasio sarebbe compatibile con un coltello da sub. Nel frattempo dal carcere Bossetti che si è sempre dichiarato innocente, afferma di essere fiducioso nella giustizia.
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