
pubblicato da termediboario
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Oltre allo stupefacente trovato dai carabinieri di Darfo all’interno di una intercapedine del pavimento dell’ex Vela durante la prima retata del 23 gennaio, retata che con l’aiuto della Polizia Locale è servita a fare scappare le persone che vi avevano trovato rifugio all’interno, i militari nella giornata di questo mercoledì con l’aiuto delle unità cinofile antidroga del Nucleo di Orio al Serio, hanno trovato anche un chilo di hashish pressata nascosta nel cassonetto di una tapparella e altri 20 grammi di cocaina interrati in giardino. L’uomo arrestato dai militari dopo due giorni di appostamenti fuori dalla fatiscente struttura usata come discarica e ricovero di fortuna, è un tunisino di 41anni, nullafacente, pregiudicato e senza fissa dimora. E’ stato sorpreso prelevare oltre 100 grammi di hashish e cinque di cocaina. In queste ore è stato convalidato l’arresto e il 41enne è stato portato in carcere a Brescia. L’operazione coordinata dal capitano della compagnia di Breno Salvatore Malvaso con il supporto dei militari di Darfo e della polizia locale e unità cinofile ha portato ancora una volta alla luce le condizioni di degrado e sporcizia a cui la struttura è stata ridotta da persone senza fissa dimora che non solo la usavano come discarica pur trovando alloggio abusivo e temporaneo, ma anche come nascondiglio e punto d’appoggio per lo spaccio di droga in pieno centro del paese. Un altro arresto per droga è stato portato a termine dai carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Breno, il 6 febbraio a Piancogno. A finire in manette un 35enne italiano per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. E’ stato infatti trovato in possesso di oltre 50 grammi di marijuana, due grammi di cocaina, un bilancino di precisione e di altro materiale per il confezionamento della droga e 500 euro ritenuti provento dell’attività di spaccio. Il 35enne è stato condannato a 8 mesi di reclusione e al pagamento di 1.600 euro di multa. Inoltre in queste ore il giudice per direttissima al Tribunale di Brescia ha convalidato l’arresto per il 42enne italiano pregiudicato che non aveva rispettato i domiciliari per uscire ad acquistare le sigarette.
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Il dipartimento Arpa di Darfo rischia di perdere autonomia nell’ambito di un piano di riorganizzazione regionale della Direzione Generale di Arpa Lombardia che con il decreto dell’11 novembre scorso, prevede che il distretto Arpa di Darfo deleghi alle sedi di Brescia e di Milano, le competenze in campo di monitoraggio di qualità dell’aria, dell’ambiente, di bonifica, lasciando a Darfo solo le competenze di verifica e controllo su un territorio più ampio comprendente anche il sebino. Il lavoro fino ad oggi svolto dal dipartimento di Darfo in stretta collaborazione con le amministrazioni locali, cambierebbe radicalmente visto che la sede centrale di riferimento sarà quella bresciana e la Valle Camonica rischia di perdere un punto di riferimento importante di monitoraggio della salute dell’ambiente e quindi anche dei cittadini. Una lettera all’Assessore all’Ambiente di Regione Lombardia, Caludia Maria Terzi, ai rappresentanti di Arpa a livello regionale e locale, è stata quindi scritta in queste ore, su segnalazione degli Enti Locali e degli amministratori camuni, dal presidente della Provincia di Brescia Pierluigi Mottinelli, che esprime preoccupazione per questo depotenziamento del dipartimento Arpa di Darfo che diventerà un APC (Attività Produttive e Controlli). Nessuna conseguenza sul piano occupazionale: le cinque persone che vi lavorano, più un amministratore e un dirigente resteranno, ciò che cambierà sarà il loro lavoro sul territorio.
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Più di 20 imprese solo in Valle Camonica che danno occupazione a circa un migliaio di persone, temono il fallimento se non otterranno il pagamento per il lavoro svolto negli ultimi due anni per l’Ilva di Taranto. In Valle Camonica ci sarebbe chi deve riscuotere anche 30 milioni di euro, qualcuno 9 milioni, ma la media dei crediti sarebbe dell’ordine di 200/300 mila euro a testa. Tutte imprese che, nonostante il commissariamento, negli ultimi due anni hanno svolto attività di risanamento ambientale per conto dell’Ilva, poiché in passato il Gruppo Riva aveva sempre provveduto puntualmente ai pagamenti e quando la gestione è passato allo Stato gli imprenditori erano sicuri che le cose non sarebbero cambiate. Niente di più sbagliato invece: in una lettera circolare viene comunicato ai fornitori che, in seguito alla dichiarazione di insolvenza, “in data 21 gennaio il Ministero dello Sviluppo Economico ha ammesso Ilva Spa alla procedura di amministrazione straordinaria.” Si comunica quindi “l’apertura del concorso dei creditori su patrimonio d’impresa, con la conseguenza che tutti i crediti sorti nei confronti di Ilva fino al 20 gennaio 2015 dovranno essere accertati secondo le forme e con le modalità del procedimento di accertamento del passivo previsto.” Inoltre nella circolare viene comunicato che i contratti in essere continuano ad avere esecuzione e eventuali ritardi nei lavori o interruzioni verranno considerati come “inadempienti.” Non solo quindi gli imprenditori temono di non riuscire a riscuotere il pagamento ma si troverebbero anche nell’obbligo di portare a termine i lavori affidati se non vogliono incorrere in sanzioni. Preoccupati per il futuro delle loro aziende e dei loro dipendenti, molti imprenditori bresciani e bergamaschi sono partiti in queste ore alla volta di Roma per prendere parte alla manifestazione di protesta che questo venerdì alle 14.00 si svolgerà davanti a Montecitorio. In piazza ci saranno gli autotrasportatori dell’indotto Ilva che sono alla quarta settimana di mobilitazione e rivendicano il pagamento dei crediti vantati nei confronti del Siderurgico. Con loro anche i vertici di Confindustria Taranto e molte ditte d’appalto, comprese quelle bresciane e bergamasche. Ad accoglierle, il parlamentare camuno della Lega Nord Davide Caparini che si è fatto portavoce delle loro istanze affinché il Governo ponga rimedio e trovi al più presto una soluzione ad un problema che potrebbe avere conseguenze gravissime sul piano occupazionale.
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C’è forte preoccupazione anche tra i farmacisti bresciani per i contenuti delle bozze del Ddl Concorrenza predisposte dal ministero dello Sviluppo economico, che in pratica consentono l’acquisto di medicinali con ricetta medica nei supermercati e permettono un aumento indiscriminato del numero delle farmacie. Provvedimenti che – secondo l’allarme lanciato da Federfarma Brescia – in brevissimo tempo potrebbero distruggerebbe il servizio farmaceutico, togliendo la farmacia a 20milioni di italiani che risiedono nelle zone più disagiate del territorio, dove la farmacia rappresenta spesso l’unico presidio sanitario. Ad avvantaggiarsi di queste misure sarebbero solo i gruppi multinazionali dalla grande distribuzione, con il risultato che il cittadino avrà a disposizione un minor numero di punti d’accesso al farmaco gestiti con logiche speculative, collocati nelle zone commercialmente più redditizie. Per il territorio bresciano vorrebbe dire la cancellazione di moltissime farmacie, situate nelle Valli, nella Bassa e nelle località più lontane dai grandi centri. Per questo Federfarma fa appello alle istituzioni e alla politica bresciana, perché assuma una posizione forte sul tema, sapendo che è messo a rischio il primo presidio sanitario in decine di comuni della provincia. In queste ore, Federfarma nazionale ha chiesto al presidente Matteo Renzi di intervenire per impedire che vengano varate misure devastanti per l’efficienza del servizio farmaceutico, in vista del Consiglio dei ministri del 20 febbraio, che dovrebbe esaminare il Ddl e definirne i contenuti.
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L’Asl Vallecamonica Sebino vuole dare più strumenti conoscitivi e diagnostici, quindi operativi, ai propri dipendenti su un tema di estrema delicatezza e grande attualità: quello dell’abuso e della violenza, binomio drammatico che spesso coinvolge persone di età, ceto sociale, estrazione e caratteristiche tra loro molto differenti. L’argomento verrà trattato nel pomeriggio di venerdì 13 febbraio al Centro Congressi di Boario Terme con un’ampia sessione scientifica condotta dall’avvocato Mara Romandini, che si occupa dell’argomento a tutto campo. Dare strumenti conoscitivi e pratici agli operatori della sanità significa metterli in condizioni di sapersi muovere con la sicurezza ed il tempismo necessario. Dopo l’ampia relazione dell’avvocato Romandini, ci sarà una tavola rotonda che coinvolge il tavolo di lavoro territoriale sull’argomento che ha avviato i suoi lavori e sta creando una rete di collaborazioni e conoscenze specifiche. Parlarne e trattare la vasta casistica, alla luce di dati oggettivi statistici, significa dare strumenti importanti all’operatore della sanità che dal convegno riceverà anche i crediti ECM per la propria professione. Vista l’attualità del”argomento, anche la popolazione è invitata a partecipare, soprattutto durante la tavola rotonda che si svolgerà dalle 17.45.
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Via all’ultima grande occasione per dare la caccia a quei milioni di turisti stranieri che arriveranno a Milano in occasione di Expo 2015, ci riferiamo alla Bit Borsa Internazionale del Turismo ospitata da giovedi 12 a sabato 14 febbraio negli spazi di Fieramilano a Rho. La rassegna si conferma come la prima grande opportunità, per gli operatori del settore turistico, di cavalcare subito i primi seppur ancora flebili segnali di ripresa economica per rilanciare la voglia di viaggiare degli italiani. Tre giorni caratterizzati da incontri e workshop. E’ Turismo Bergamo con il presidente Luigi Trigona a fare da coordinatore agli enti, sodalizi e istituzioni bergamasche presenti alla grande vetrina aperta non solo agli operatori del settore, ma anche ai visitatori. Nei padiglioni figurano le postazioni e rappresentanze degli Iat delle valli orobiche, di Promoisola e Promoserio. Bergamo e la provincia saranno ospitati nello stand di Regione Lombardia, con un occhio anche alla promozione enogastronomica locale. Sono 9 i padiglioni allestiti, su un totale di 100.000 metri quadrati dove 2.000 espositori provenienti da 100 paesi, propongono turismo in tutte le sue declinazioni e offerte.
Se l’anno scorso si sono registrate oltre 62mila presenze, con 3600 operatori e più di 70 eventi, quest’anno i numeri sono destinati a consolidarsi, anche grazie all’inaugurazione di nuove aree che vanno ad esplorare inediti aspetti della scena turistica mondiale. Ricordiamo che BIT 2015 è aperto ai visitatori solo nella giornata di sabato 14 febbraio: tutti i futuri viaggiatori potranno così scoprire le novità, partecipare agli eventi, visitare gli stand di oltre 100 paesi del mondo e perfino prenotare la prossima vacanza.
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Soddisfacente, così si può riassumere l’ andamento della stagione venatoria in bergamasca appena conclusa. Da evidenziare come sia stato massiccio il passo del tordo bottaccio, così come è stata considerata buona la selezione agli ungulati e le catture di lepri, in controtendenza è diminuito il numero dei cinghiali rispetto a quelli consentiti. Nonostante le problematiche che sfiduciano i cacciatori, per via delle decisioni politiche nazionali, la caccia in Bergamasca chiude con un segno positivo eccezion fatta per i capannisti, che hanno goduto di un passo di tordi bottacci da ricordare, lungo e abbondante; proprio il contrario rispetto al 2013, quando le condizioni meteo avevano bloccato il passo.
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Nuovi importanti successi per il Karate Master Rapid che nei campionati europei che nei giorni scorsi si sono svolti a Zurigo, porta a casa una medaglia di Borzo con Franco Sacristani che corona così il sogno della sua breve ma già molto intensa carriera sportiva, conquistando appunto il terzo posto con la squadra di kata al Campionato europeo cadetti, junior e under 21 di karate. Soddisfatto quindi al ritorno da questa importante trasferta il direttore Tecnico Francesco Maffolini. La manifestazione continentale ha visto l’Italia primeggiare nel medagliere. Il team di kata maschile era formato, oltre che dal giovane tesserato Master Rapid SKF CBL, anche da Andrea Nekoofar e Giuseppe Panagia. I ragazzi sono saliti sul podio europeo battendo in finale la temibile Germania con un perentorio 5 a 0. In precedenza gli azzurrini avevano affrontato la Serbia cedendo con un risultato molto discusso per 3 a 2, battendo poi nei ripescaggi l’Ucraina per 5 a 0 ed approdando alla tanto sognata possibilità di medaglia Europea. Il terzetto azzurro aveva già dato l’impressione di essere in splendida forma, infatti al Grand prix di Croazia di 20 giorni fa, i tre erano saliti sul podio più alto a squadre, e a Zurigo hanno dato conferma del loro eccellente stato mentale, fisico e tecnico. Il podio finale dell’Europeo ha visto primeggiare nel Kata maschile la Turchia, al secondo posto la Serbia terzi pari merito Italia e Russia.
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Medagliere piena per il Valle Camonica Kickboxing che in Croazia ha dimostrato che il livello di preparazione raggiunto dai ragazzi nelle scuole camune non solo può competere con il Kickboxing praticato a livello mondiale, ma può anche superarlo. Il 7 e 8 febbraio a Karlovac in Croazia si è svolta la seconda edizione della Coppa Europa, competizione a cui hanno partecipato circa 1500 atleti provenienti da ben 22 nazioni. Del team Lombardia Vallecamonica Kickboxing guidato dal DT Lionello Pedersoli hanno partecipato molti atleti che hanno fatto incetta di medaglie. Nel Light contact Davide Minoia ha conquistato la medaglia d’oro, primo gradino del podio anche per Veronica Fenaroli e per la categoria cadetti per Beatrice Zucchelli. Oro anche per Giulia Baffelli per i senior e argento junior. Medaglia d’argento per Mario Nani. Si ferma ai quarti di finali Atonio Furloni. Nel Kick Light medaglia d’oro sempre per Davide Minoia e anche per Veronica Fenaroli, medaglia di bronzo per Mario Nani. Nel Point Fight medaglia d’oro per Beatrice Zucchelli e di bronzo nel PF junior, un bronzo per Davide Minoia e per Veronica Fenaroli, doppio argento per il PF junior e senior, medaglia d’argento per Michele Benedetti. Oltre a tutte queste numerose medaglie bisogna aggiungere il premio come miglior atleta ‘Best Fighter ‘ della Kick Light cadetti a Veronica Fenaroli e uno splendido Oro a squadre nel Point Fight per Davide Minoia e Giulia Baffelli. Gli atleti camuni hanno disputato numerosi incontri conquistando medaglie a raffica e questo è il risultato di tanto allenamento e dedizione. “Sono orgoglioso di tutti” – questo il commento a caldo del M° Pedersoli che già pensa ai campionati interregionali che si terranno a Torino il prossimo week-end, competizione a cui porterà tutta la squadra agonistica.
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