La soddisfazione degli amministratori presenti è dunque palpabile: la realizzazione di accumulatori di energia proveniente da fonti alternative consentirebbe di sviluppare una interessante nicchia di mercato di alto livello con una sperimentazione di respiro europeo (ed è forse proprio questo che sta cercando terna in Vallecamonica). Mentre l’interramento delle linee con smantellamenti conseguenti eliminerebbe ulteriormente pericoli per la comunità, consentirebbe l’ampliamento di unità produttive, ripristinerebbe almeno in parte l’immagine paesaggistica della Valle e ridurrebbe sensibilmente i campi elettromagnetici.
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