Lisa dagli occhi blu riecheggia ad Aprica: ospite del comprensorio Mario Tessuto

Aprica – L’eco della canzone ‘Lisa dagli occhi blu’, seconda classificata a ‘Un disco per l’estate’ dell’ormai lontano 1969, è riecheggiato in questi giorni ad […]

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PREOCCUPAZIONE A SARNICO

Via Faletto sale dalla Sebina occidentale 469 verso la collina di Sarnico e serve una serie di villette e case fino all’acquedotto comunale che serve circa due terzi del paese. Sabato 23 agosto la parte terminale della strada, perfettamente pianeggiante e a ridosso di due residenze di 18 appartamenti complessivi su due piani, è collassata a valle con una rima di frattura longitudinale di circa 100 metri trascinando materiale per circa 250 metri cubi di terra verso i terrazzamenti sottostanti dove nel tempo sono state realizzate numerose abitazioni private. Ora il Comune di Sarnico ha sollecitato anche le altre amministrazioni vicine, interessate dai dissesti franosi di questo periodo, a chiede un incontro urgente in Regione per ottenere la dichiarazione dello stato di emergenza che consentirebbe la deroga al patto di stabilità di ogni singola amministrazione che potrebbe quindi utilizzare gli eventuali avanzi di gestione. La situazione di via Faletto attualmente sembra sotto controllo: il geologo e l’ingegnere strutturale hanno effettuato un sopralluogo al termine del quale sono emerse alcune indicazioni immediate. Attualmente il passaggio nella zona interessata dalla frana, che pur avendo l’aspetto di un parcheggio privato è però comunale, è consentito solo ai pedoni, mentre una ditta incaricata dal Comune sta effettuando lavori di esbosco e pulizia del versante franato per consentire una migliore valutazione complessiva dell’intervento, preparando così l’area del cantiere.

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GORNO: 100 ISOLATI DALLA FRANA

Disagi a Gorno. A generare il tutto una frana che ha isolato un centinaio di residenti di via Santissima Trinità, nel tratto posto nella valle del Cornello che sovrasta il centro abitato. L’ azione erosiva della pioggia ha favorito lo scivolamento a valle di parte della parete montana posta a lato della carreggiata. Non solo terra, fango e alberi sradicati, ma anche massi di notevoli dimensioni hanno finito per invadere la sede stradale, fortunatamente senza incidenti. Da una prima sommaria ispezione sembrerebbe trattarsi una frana di dimensioni abbastanza ridotte, come confermato da Valter Quistini sindaco del centro della Valle del Riso, ecco perché si è resa necessaria la chiusura al transito del tratto viabilistico. Sul posto sono intervenuti i tecnici della Ster sede territoriale della regione Lombardia che hanno stabilito opere di pronto intervento che dovrebbero  quantificarsi nella somma di 75.000 euro.

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DISAGIO PER I RESIDENTI

E’ considerevole il disagio dai residenti della zona al momento isolata, costretti a raggiungere casa attraverso le mulattiere.  A determinare i tempi per la risoluzione del problema sono sicuramente le condizioni meteo. Bisognerà una volta rimosso il materiale instabile posizionare le necessarie protezioni prima di decidere per la riapertura del tratto viabilistico.  In previsione una quindicina di giorni di lavoro prima di veder completato l’ intervento. Certo la preoccupazione non manca, visto il perdurare del cattivo tempo, ma la collaborazione della gente del posto sembra permettere il superamento, di eventuali complicazioni, senza  lamentele di troppo.  Intanto questo martedi mattina si è tenuto un ulteriore sopralluogo con il geologo e l’impresa, per decidere gli interventi da mettere in atto.

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TECNOLOGIA PER L’EMERGENZA

Le nuove tecnologie applicate al soccorso e alle emergenze. I vigili del fuoco delcomando di Brescia, grazie ai nuovi specialisti TAS e agli esperti alpinisti le hanno utilizzate per l’emergenza di inizio agosto a Sonico dove, subito, in posto si è portato l’UCL e dove anche nei giorni immediatamente successivi all’emergenza hanno operato un centinaio di muomini al servizio della gente degli amministratori. Proprio durante questa emergenza sono state testate vecchie e nuove di gestione dell’emergenza. Ma questo accade ogni volta che si verificano stati di crisi. Quando scattano queste emergenze, in posto arriva subito l’UCL l’unità di comando locale che gestisce gli interventi e le squadre in loco, ma che mantiene anche uno stretto collegamento con la centrale operativa del 118.

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L’INTERVENTO DI SONICO

Anche a Sonico, grazie all’intervento dei vigili specializzati in topografia applicata al soccorso e e al lavoro dei SAF, gli esperti di soccorso alpinistico e fluviale, si è fatto un sopralluogo lungo l’asta del torrente Re producendo materiale consegnato poi agli amministratori e che sarà utile per capire meglio la situazione. Grazie a foto scattate in posto, all’utilizzo di immagini realizzate dall’elicottero o con dispositivo applicati ai SAF è stato possibile goereferenziare la situazione. Tutto il materiale viene poi gestito da programmi di uso comune che permettono di archiviare il tutto e tenerlo come documentazione dell’intervento e della situazione.

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